Visco, Bankitalia: ripresa rimane stentata, investimenti punto debole

L’accumulazione di capitale – dice - è modesta nel confronto europeo.
Pil, Visco, Bankitalia: ripresa rimane stentata, investimenti punto debole“In Italia la ripresa economica non si è  interrotta ma rimane stentata”.

Ad affermarlo è il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla 92ma Giornata del Risparmio.

“Dopo la battuta d’arresto del secondo trimestre, l’attività dovrebbe essere tornata a crescere lievemente nel terzo, come suggerito dai dati recenti sulla produzione industriale e dai sondaggi presso le imprese. La ripresa sta influendo positivamente sulle condizioni di stabilità finanziaria: l’aumento dell’occupazione sostiene il reddito disponibile delle famiglie; gli indici di vulnerabilità finanziaria delle imprese sono in miglioramento”.

Tuttavia “gli investimenti – evidenzia Visco – restano, anche e  soprattutto da noi, il principale punto di debolezza”.

Visco sottolinea poi come, “pur in crescita, anche grazie a condizioni di accesso al credito divenute gradualmente più accomodanti,  l’accumulazione di capitale è modesta nel confronto europeo e rispetto a quanto osservato da precedenti episodi recessivi; in termini reali rimane su livelli inferiori di quasi il 30 per cento, rispetto a quelli del 2007″.

“Nel nostro Paese – afferma il governatore di Bankitalia – i margini per interventi pubblici di sostegno all’attività economica sono compressi dal debito molto elevato. Il sistema produttivo soffre del  ritardo con cui ha risposto all’accresciuta concorrenza sui mercati  internazionali e alle innovazioni tecnologiche; nuovo nonostante i miglioramenti ottenuti con le riforme attuate in questi anni , resta penalizzato da un ambiente poco favorevole all’attività d’impresa, ancora appesantito da eccessi di burocrazia, lentezza della giustizia, fenomeni di illegalità“.

“Le banche italiane – conclude Visco – affrontano, come quelle di altre  paesi, una delicata transizione, resa più difficile dalla necessità di gestire il lascito della lunga fase recessiva in un ambiente economico ancora debole e in una fase in cui l’evoluzione regolamentare è ancora in corso”.

 

 

 

PIL: VISCO, RIPRESA RIMANE STENTATA, INVESTIMENTI PUNTO DEBOLE =

      Roma, 27 ott.(AdnKronos) - "In Italia la ripresa economica non si è 
interrotta ma rimane stentata". Ad affermarlo è il Governatore di 
Bankitalia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla 92ma Giornata del 
Risparmio. "Dopo la battuta d'arresto del secondo trimestre, 
l'attività dovrebbe essere tornata a crescere lievemente nel terzo, 
come suggerito dai dati recenti sulla produzione industriale e dai 
sondaggi presso le imprese. La ripresa sta influendo positivamente 
sulle condizioni di stabilità finanziaria: l'aumento dell'occupazione 
sostiene il reddito disponibile delle famiglie; gli indici di 
vulnerabilità finanziaria delle imprese sono in miglioramento".

      Tuttavia "gli investimenti - evidenzia Visco -restano, anche e 
soprattutto da noi, il principale punto di debolezza".

      (Mcc/AdnKronos)

ISSN 2465 - 1222
27-OTT-16 11:42

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ADN0299 7 ECO 0 ADN ECO NAZ

      PIL: VISCO, RIPRESA RIMANE STENTATA, INVESTIMENTI PUNTO DEBOLE (2) =
      'Accumulazione capitale inferiore del 30% rispetto a 2007'

      (AdnKronos) - Visco sottolinea poi come, pur in crescita, anche grazie
a condizioni di accesso al credito divenute gradualmente più 
accomodanti, "l'accumulazione di capitale è modesta nel confronto 
europeo e rispetto a quanto osservato da precedenti episodi recessivi;
in termini reali rimane su livelli inferiori di quasi il 30 per cento 
rispetto a quelli del 2007".

      "Nel nostro Paese - afferma il governatore di Bankitalia - i margini 
per interventi pubblici di sostegno all'attività economica sono 
compressi dal debito molto elevato. Il sistema produttivo soffre del 
ritardo con cui ha risposto all'accresciuta concorrenza sui mercati 
internazionali e alle innovazioni tecnologiche; nuovo nonostante i 
miglioramenti ottenuti con le riforme attuate in questi anni , resta 
penalizzato da un ambiente poco favorevole all'attività d'impresa , 
ancora appesantito da eccessi di burocrazia, lentezza della giustizia,
fenomeni di illegalità".

      "Le banche italiane- prosegue Visco- affrontano, come quelle di altre 
paesi, una delicata transizione, resa più difficile dalla necessità di
gestire il lascito della lunga fase recessiva in un ambiente economico
ancora debole e in una fase in cui l'evoluzione regolamentare è ancora
in corso".

 

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