Terremoto, il Centro Italia trema di nuovo. Migliaia di sfollati

Cdm estende stato emergenza e stanzia fondo 40 milioni di euro

UssitaTremila, forse anche 5mila sfollati, e più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto. E’ la prima stima della Protezione civile marchigiana sugli effetti del sisma che ha colpito nella notte tra il 26 ed il 27 ottobre il Centro Italia, con epicentro nella Valnerina, nelle Marche. “Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura – riferisce la protezione civile – e dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, non potendo far ricorso alle tendopoli con l’arrivo dell’inverno”.

Il Sisma.  L’epicentro del terremoto è stato nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse più forti – alle 19.10, con magnitudo 5.4 e alle 21.18 con magnitudo  5.9 – sono state avvertite distintamente in tutte le regioni del centro Italia.  La scossa registrata alle 23:42 è stata di magnitudo 4.6, secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica. L’epicentro è stato localizzato nella stessa zona delle scosse del pomeriggio e della sera.  Le repliche del terremoto avvenuto alle 19,10 di ieri nella zona fra Perugia e Norcia sono state almeno 200. Sono state più di 30 quelle di magnitudo pari o superiore a 3, fa sapere l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Primi bilanci. Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ la prima vittima ‘indiretta’ del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla.

I centri colpiti. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell’area epicentrale, dove  si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri.“Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito”, ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24, in relazione all’ultima e più forte scossa di terremoto. Il sindaco ha affermato che “è crollata anche la facciata della chiesa” e che si è “spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere”. A quanto risulta al sindaco non ci sarebbero feriti in paese. A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni. A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo  ci sono 8 feriti e alcune abitazioni inagibili. Danni anche a Tolentino. A Visso e a Preci la terza scossa ha portato a crolli negli edifici già lesionati precedentemente. Torna la paura anche ad Amatrice.”Ci sono crolli, ma di edifici già lesionati. Stiamo facendo un giro per il territorio, non dovrebbero esserci stati feriti. Certo si risveglia la paura, pesa questa nuova scossa”, spiega il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Con le temperature basse e il maltempo in zone montane – avverte Luca Ceriscioli, presidente della Regione Marche – sarà impossibile gestire la nuova emergenza con le tende come ad agosto. Sara’ necessario trovare un accordo con gli enti locali per cercare sistemazioni alle popolazioni colpite in aree diverse, per esempio lungo la costa Adriatica dove ci sono molti alberghi”.

Intanto il Consiglio dei ministri ha deliberato l’estensione dello stato di emergenza alle zone del centro Italia colpite dal terremoto e ha stanziato un fondo di 40 milioni di euro ad hoc. Il premier Matteo Renzi sarà nel pomeriggio nelle zone colpite dal sisma.

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